lunedì 18 aprile 2011

UTILIZZO DI UN PARTICOLARE OLIO ESSENZIALE Mek

L'olio essenziale di Manuka e Kanuka ha delle importanti caratteristiche che ben si prestano sia all'uso domiciliare che professionale

II fresco aroma dei rametti di Manuka e Kanuka, denotano la presenza di composti C10 e C15, che sono anche chiamati terpeni. La definizione "terpene" è attualmente riservata per abitudine ai composti C10, mentre i composti C15, sono conosciuti come sesquisterpeni e i C20 come diterpeni. I derivati dei terpeni sono chiamati terpenoidi.

La separazione di queste sostanze dalle varie parti delle piante, ed in alcuni casi perfino dal legno, dona un prodotto che è conosciuto come "olio essenziale". Praticamente si può ottenere olio essenziale (OE) da tutte le piante conosciute.

II motivo per cui queste sostanze sono di grande interesse è perché possono essere considerate dei derivati dell'isoprene. La matrice carbonica di queste sostanze non solo è divisibile in una unità di isoprene ma, gli idrocarburi dei terpeni, sono gli esatti multipli di C5 e di H8. Un tipico esempio è rappresentato sia dal mìrcene (C10 H16), che dall'olio di Manuka e Kanuka. Naturalmente, è più facile che la matrice carbonica sia divisibile in due unità di isoprene.

APPLICAZIONI: Una certa quantità di idrocarburi terpenici sono visibili nella Tabella N°1.

I terpeni ed i Sesquisterpeni, sono membri di una estesissima classe di sostanze a matrice carbonica costituite da unità di isoprene. Questi composti sono molto ricorrenti e comuni sia nelle cellule dei tessuti delle piante sia in quelle degli animali.

E' consueto denominare tutti i membri di questa classe come composti isoprenici. La cosidetta "linea isoprenica", ci fa intuire che la sintesi nei sistemi vitali è compiuta da alcuni comuni precursori con cinque atomi di carbonio; quindi, possiamo affermare che, i composti isoprenici sono correlati con la vita e la biogenetica.

Tuttavia, l'isoprene non esiste in natura allo stato isolato e, comunque, sembra avere un ruolo non secondario in biosintesi.

Attualmente, il mediatore a cinque atomi di carbonio sembra essere l’isopentene-pirofosfato, il quale gioca un importante ruolo nella sintesi degli isoprenoidi.

Esso è derivato dall'acido mevalonico. Ciò chiarisce le ragioni per cui gli OE di MANUKA & KANUKA possono essere metabolizzati ed utilizzati dal corpo umano inoltre, essi non sono accumulati. Non si sono dimostrati tossici nell'uso ed alle dosi consigliate, possono essere applicati sia esternamente, su pelle e mucose, sia per inalazione.

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